Una campagna elettorale anomala, finalmente si conclude. Tra rigidi distanziamenti, mascherine a nascondere i visi e i sorrisi, saluti scambiati in modalità variabili, senza strette di mano, né baci, né abbracci, sudate copiose da estate infuocata e infinita, incuranti dei cento comitati elettorali invasivi, pervasivi, volgari e stupidi, immuni alla voglia di apparire e ancorati all’essere, dalla parte del pensiero libero, non dipendenti da alcuno, orgogliosi di essere stati tutt’ uno, siamo giunti alla fine di questo percorso. Abbiamo camminato insieme, con le stesse scarpe, giovani, (stupendi i nostri, entusiasti, appassionati, sorridenti, volitivi, sereni), i candidati, in prima fila le donne, dialoganti, attenti, vitali, intelligenti, sobri, (in tutti i sensi), a proporre con umiltà e stile, un’idea di città umana, solidale, civile, moderna, giusta a raccontare della bellezza di un sentire comune che diventa la lotta e la storia di tutti, a testimoniare la scelta della fraternità e della dedizione alla verità. In tanti hanno testimoniato, nelle mille occasioni aperte dalla campagna elettorale, in pubblico e in privato, delle valenze umane di Peppe Vozza, del lavoro svolto dalle amministrazioni da lui guidate, che solo chi è in mala fede non riconosce.
Abbiamo avuto due soli luoghi per ospitare il confronto e la discussione, due, non cento comitati elettorali farlocchi. Due luoghi veri. La cui disponibilità è stata data con la gratuità che ha caratterizzato tutto il nostro lavoro. La gratuità, sì!, un valore che ci distingue.
I Casagiovesi, soprattutto gli indecisi, hanno ancora qualche giorno per scegliere. Lo facciano leggendo i progetti, anche se uno è purtroppo scopiazzato. Lo facciano usando la loro proverbiale intelligenza e anche la loro ironia. Lo facciano valutando la credibilità di chi quei progetti rappresenta. Si interroghino con rigorosa onestà intellettuale su chi dei due candidati ha più evidenti e spiccate le qualità, le competenze, le esperienze, le doti caratteriali, lo spirito di servizio, il bagaglio culturale, la disponibilità all’ascolto dei bisogni, la fermezza nel contrastare illegalità e camorre, l’attitudine alla solidarietà e alla verità, l’onestà per mettere, avanti a tutto, e sempre, il bene comune, e mai gli interessi di parte, il coraggio di confrontarsi rispetto a chi fugge per non mettere in mostra la propria insufficienza. Si interroghino sulle storie personali e politiche dei candidati e dei sostenitori dei due movimenti.
Non riesco ad immaginare, non solo perché parteggio, ma perché so che qui vive una comunità che ancora difende radici e valori della sua identità, una scelta che non sia per Peppe Vozza Sindaco.
Grazie a tutti.
Carlo Comes