Lo so: si tratta di parlare di un candidato a Sindaco, quindi di presentarne la figura pubblica, di usare un certo rigore e formalità nei contenuti e nell’espressione. Il tutto, dettato da sentimenti di stima, amicizia e conoscenza consolidata negli anni, è stato egregiamente reso noto da penne eccellenti e veritiere.
Ne sottoscrivo ogni parola! Pertanto non ritengo necessario parlare ulteriormente del personaggio pubblico; parlerò di un altro Peppe: il Peppe “casalingo” che ho visto, come pochi, credo, nel suo habitat familiare, ovvero della persona nel suo ruolo di figlio, padre, marito, fratello. Ruoli, a mio parere, determinanti a costituire radice, linfa e germoglio per un plusvalore nel ruolo pubblico.
Peppe-figlio non sale a casa sua (e purtroppo dovrei parlare al passato, ma mi piace vederlo e raccontarlo come allora), non sale a casa sua, dicevo, se prima non passa da mamma Angelina. Con leggero, educato tocco di dita bussa alla porta, sempre aperta, e chiede:-Mamma, sono io; ti serve qualcosa? Come va?
Ma non sono tanto le parole a colpirmi quando mi trovo in questo contesto, bensì l’atteggiamento amorevole, il sorriso, la vera partecipazione al bisogno. E si siede con la borsa da lavoro poggiata di lato, quasi a nascondere la sua fatica giornaliera, e il cellulare che squilla, prontamente silenziato.
La sua attenzione è alle spiegazioni, alla rassicurazione, a sciogliere dubbi. Il tutto con la calma e la precisione “da ingegnere”, dico io, per quella forma mentis che lo contraddistingue.
E poi ho visto Peppe-padre: consigliere attento e premuroso in programmi di studi e di vita, consolatore e dispensatore di speranza operosa nelle difficoltà, parsimonioso amministratore di spese, autista disponibile per ogni percorso, severo quanto e quando necessario, amico al quale confidare stati d’animo e problematiche.
Peppe-marito: in lunghezza d’onda armoniosa con Margherita, sintonia unica di intenti, programmi di vita e realizzazioni nel rispetto reciproco, integrità e aderenza allo spirito cristiano del matrimonio.
E ancora, Peppe-fratello: esempio di vera fratellanza con Antonio: collaborazione, sincerità, supporto, univocità di pensiero e di azione: sento Peppe cosa ne pensa e decidiamo… sento Antonio cosa ne pensa e decidiamo…
Questo è ciò che ho visto, udito e condiviso nella bella realtà familiare di Peppe e ringrazio ogni membro della famiglia per avermi dato la possibilità di esserne partecipe. Con questo excursus, alquanto sul privato (Peppe non me ne voglia) ho voluto far ampliare la sua conoscenza sicura che ogni Casagiovese ne apprezzerà anche le doti “casalinghe”.
Buon cammino a CASAGIOVE CORAGGIOSA
Francesca Ianniello
(docente in pensione)