Casagiove Coraggiosa nasce per operare una rivoluzione gentile …e prova a diventare un contenitore di vetro con dentro le speranze, la voglia di futuro, la difesa di valori, il calore della solidarietà, la chiarezza del dialogo e del confronto, l’esigenza del rispetto, la parola semplice, mai rozza e volgare, la visione della città del futuro fatta di esseri umani prima che di cose, nella quale economia e lavoro non significhino affari e sfruttamento, nella quale la vita non è messa a rischio dall’inquinamento e dall’uso malsano del territorio, dove i deboli siano aiutati e i giovani incoraggiati, dove la cultura deve sopravanzare l’ignoranza, la comprensione deve cancellare la violenza, la bellezza deve cacciare il degrado..
La sfida è nel riscoprire l’esistenza del comune sentire necessario a costruire un progetto fortemente condiviso intorno al quale provare ad impegnare il meglio delle passioni, delle competenze, della onestà e della genialità che la collettività conserva in se, per ridisegnare una città umana, dove i forti lavorino per i deboli, dove chi possiede dia e chi non possiede abbia, dove la natura sia amata, le colline risanate, la cultura apprezzata, la scuola abbracciata, la solidarietà praticata, la furbizia, la violenza, la corruzione e le camorre cancellate.
Tutto ciò, a mio avviso, passa attraverso la partecipazione popolare diretta. Da ciò la proposta di un Patto Politico Partecipativo tra candidati e cittadini, che renderemo pubblico in settimana.
Il Patto Politico Partecipativo, è un impegno concreto che lega, con reciproca responsabilità, il corpo elettorale e i suoi rappresentanti eletti, in un rapporto continuo di verifica e di confronto, fondamento di un’autentica democrazia dal basso. In base ad esso, gli eletti si sono impegnati a … “favorire la partecipazione dei cittadini alla vita politica del Paese… “ , ad “aggiornare l’agenda politica interpellando direttamente sui singoli temi i cittadini…” gli elettori si sono impegnati a “ricercare il dialogo con gli eletti…”, a “offrire il proprio contributo – sia individualmente che associativamente – di stimolo, di collaborazione e di critica costruttiva…”, a “partecipare alla vita democratica, anche quando al Governo è impegnata la coalizione per la quale non si è votato”.
Da tutto ciò , si parte, insieme, con la consapevolezza delle difficoltà, ma anche con la ferma decisione di non tradire i valori di libertà, giustizia, solidarietà, verità, pace che sono le coordinate di questo movimento di donne e uomini, ragazze e ragazzi liberi e uguali, generosi e fraterni che, con umiltà e spirito di servizio, prova a fare della città in cui viviamo un luogo di cittadini responsabili, non di sudditi, di decisioni condivise, di umanesimo praticato, di futuro possibile, bandendo camorre e corruzione, perseguendo bellezza, conoscenza, difesa della natura, trasparenza, legalità.
Avanti, dunque, “CHI È CORAGGIOSO È LIBERO” diceva Seneca.